Viaggiare può trasformarsi in un'esperienza stimolante, soprattutto quando usciamo dalla nostra comfort zone. In questo articolo infatti vedremo come il viaggio possa essere un potente strumento di crescita personale; naturalmente non parliamo delle vacanze di lusso o del semplice relax in riva al mare, ma della possibilità di interfacciarsi con culture diverse.
Il viaggio come esperienza di vita
I viaggi permettono una crescita a livello interiore perché si è costantemente spinti in ambienti nuovi, e dunque è obbligatorio mettersi in una condizione di apprendimento continuo.
Questo è vero in particolare se il viaggio è molto lungo, e dunque ci si ritrova a vivere per molto tempo in un altro stato, venendo a stretto contatto con le sue tradizioni, la sua cultura e qualsiasi novità rispetto alla nostra routine.
Viaggiare permette anche di mantenere la mente aperta e sollecitare la curiosità innata dell'essere umano. Il contatto con culture diverse mette alla prova la propria voglia di confrontarsi e imparare nuovi aspetti di sé, permettendoci di capire quali sono i nostri limiti e superarli.
Viaggiare, quindi, è uno strumento che inevitabilmente rende diversi, ci trasforma e rompe gli schemi di pensiero a cui eravamo abituati.
Viaggiare incide positivamente sulla salute
Un viaggio può essere anche un toccasana per la propria salute; scoprire nuovi ritmi e rompere la monotonia comporta una riduzione dello stress quotidiano.
Inserirsi in nuovi ambienti, inoltre, consente di conoscere nuovi sport e sapori sconosciuti, tutti aspetti che poi possono essere introdotti nella nostra vita una volta tornati a casa.
I cambiamenti positivi riguardano anche l'interiorità di una persona. Viaggiare ci permette di essere grati per ciò che si ha, di comprendere che in fondo, noi esseri umani cerchiamo tutti la stessa cosa: la felicità. Questo ci permetterà di vedere le cose con una prospettiva differente, al ritorno.
Inoltre, la libertà di viaggiare, la capacità di organizzarsi e di cavarsela da soli, aumenta l'autostima e accresce la propria autonomia.
Riconnettersi con sé stessi grazie al viaggio
Oggi il concetto stesso di viaggio è stato offuscato dalla mentalità materialista, che trova piena espressione nel turismo di massa, spesso incurante dei luoghi visitati e delle tradizioni del posto. Quel che potremmo chiederci è: cosa rimane del piacere dell'ignoto, in un mondo dove ogni angolo è già stato visto, ispezionato, continuamente raggiungibile con la tecnologia?
Molti viaggiatori si spostano solo per godere momenti di relax in ricchi resort, o per collezionare foto da postare sui social. Non c'è niente di sbagliato in questo, ma non si tratta di viaggi trasformativi. Per crescere attraverso il viaggio è essenziale interfacciarsi con culture diverse, porsi in una dimensione di genuina disponibilità all'adattamento e al cambiamento.
Va da sé, quindi, che è necessario mettere da parte ogni pregiudizio e aspettarsi anche qualche esperienza negativa, da cui trarre sempre e comunque qualche insegnamento.
Chi desidera cambiare attraverso un viaggio, dunque, dovrà dimenticarsi delle popolari mete turistiche, scegliere un viaggio che sia leggermente più scomodo rispetto al suo standard, perché è di fronte al nuovo, al diverso, che è possibile evolvere.
Inoltre, prima di cominciare qualsiasi avventura, è opportuno chiedersi se si sta viaggiando per scappare o per crescere; nel primo caso, è bene rimandare, dal momento che non è possibile fuggire dai propri problemi, essi ci seguiranno anche in capo al mondo e al ritorno saranno ancora lì.
Detto questo, il consiglio principale è: trova il coraggio di partire, senza avere troppe aspettative o paure. Buttati e vivrai un'esperienza indimenticabile!