Non soltanto nei negozi di abbigliamento, dove alle esigenze funzionali si aggiungono quelle estetiche dell’esposizione, ma ormai perfino nelle nostre case e nei nostri armadi, la varietà di appendini a disposizione per riporre gli abiti si è fatta vastissima. Per fortuna, non è difficile raggrupparli in divisioni razionali, ciascuna delle quali presenta caratteristiche definite ed è adatta ad un particolare utilizzo, così da poter assicurare ordine al nostro guardaroba e lunga vita i nostri abiti. Ecco quindi le cinque categorie base di appendini:
1. Gli appendini di legno
Pregi: resistenti, pressochè eterni, di aspetto elegante
Utilizzo: abiti pesanti, cappotti. La forma particolare dei bracci permette di mantenere le spalle in forma, evitando di sciupare l’abito.
Segni particolari: la particolare forma tiene ben separati i vestiti, non facendoli spiegazzare nell’armadio.
2. Gli appendini di metallo
Pregi: economici, sottili
Utilizzo: Camicie, magliette leggere
Segni particolari: possono talvolta lasciare macchie di ruggine. Preferire se possibile i modelli ricoperti di plastica.
3. Gli appendini di plastica
Pregi: economici, resistenti,
Utilizzo: Tutti gli abiti, tranne i più voluminosi e pesanti
Segni particolari: La loro forma rotegge gli abiti dal rischio di impigliarsi e sciuparsi.
4. Gli appendini di stoffa
Pregi: eleganti, di dimensioni ridotte
Utilizzi: capi molto pregiati o delicati: la copertura in satin e l’imbottitura li proteggono dal rischio di logorarsi sfregando sull’appendino stesso.
Segni particolari: Vengono usati in maniera particolare nelle boutique e nei negozi di biancheria intima.
5. Gli appendini speciali
Pregi: versatilità
Utilizzo: accessori, abiti di taglio particolare
Segni particolari: possono montare una grande serie di accessori, come ganci o pinze, o avere tacche speciali per adattarsi a indumenti specifici. Inoltre fanno parte di questa categoria tutti gli appendini sagomati per esposizione.