Sotto l’albero: racconti di regali che cambiano la vita

DiAnna Tauri

Dic 20, 2024

Il Natale è quell'amatissima festa dell'anno che si identifica in tanti momenti simbolici, che poi restano impressi nella memoria per sempre: il Natale è infatti riunirsi attorno a tavole imbandite, è recarsi in chiesa per partecipare alla messa di mezzanotte e poi coricarsi a letto, in attesa di scoprire il mattino dopo i doni di Babbo Natale.
C'è chi li apre davanti al camino oppure sotto l'albero di Natale e persino chi non riesce proprio ad attendere la mattina del 25 e scarta i doni appena scocca la mezzanotte. Che siano balocchi, libri od oggettistica varia, costosi o di poco valore, i regali rappresentano in realtà il tempo e l'attenzione di chi lo ha fatto, con tanto cuore e affetto.
Ci sono poi quei doni natalizi che, per caso o per volontà, cambiano letteralmente la vita e la storia di chi li riceve, entrando in alcuni casi anche nella storia, ricordati da tutti nei secoli.

I regali che hanno segnato storie di vita eccezionali

Sin dall'epoca romana c'era l'usanza di scambiarsi durante l'ultimo giorno dell'anno, rametti di alloro o di ulivo, chiamati strenne, simbolo di prosperità e di abbondanza. Oggi i doni sono sempre più commerciali e costosi, oppure addirittura imponenti: si pensi alla Statua della Libertà il dono fatto dalla Francia agli Stati Uniti d'America proprio il giorno di Natale dell'anno 1883, per celebrare l'amicizia tra i due Paesi e soprattutto la dichiarazione d'indipendenza firmata dagli U.S.A. circa 1 anno prima. Questo monumento che accoglie i visitatori provenienti dal mare, proprio come fecero gli antichi immigrati italiani e in generale gli europei, non ha cambiato la vita della metropoli ma sicuramente ne ha dato un volto diverso, inimitabile e unico al mondo, comparendo in ogni cartolina o stampa.
Ci sono doni poi che indirizzano la propria esistenza verso una strada di successi e questo è accaduto a Aurelien Giraud, futuro campione del mondo in skateboard nel 2023. A 4 anni ebbe come regalo di Natale un paio di pattini a rotelle ma, quando suo padre lo portò allo skatepark per provarli, il bambino non poteva entrare perché troppo piccolo. Aurelien allora rimase fuori ma fu totalmente affascinato dalle acrobazie di un gruppo di ragazzi in skateboard: grazie a quel regalo natalizio, Aurelien conobbe lo sport che gli avrebbe cambiato la vita per sempre, portandogli fama e successi nello sport.
Il grandissimo campione paralimpico Marcel Hug, detentore di record mondiali, è noto a tutti come Silver Bullet, cioè proiettile d'argento: il motivo è il dono di Natale ricevuto dal suo allenatore Paul Odermatt, un caschetto d'argento che per l'atleta, nato con una lesione midollare congenita, è stato un'iniezione di coraggio e forza straordinaria.

I doni natalizi da cui sono nate pietre miliari della letteratura

Non c'è bambino che non abbia letto almeno una volta Alice nel paese delle meraviglie, eclettico e stravagante romanzo di Lewis Carroll. Eppure lo scrittore non avrebbe scritto nulla del genere se non fosse stato per accontentare una coppia di amici, che gli avevano chiesto espressamente di scrivere un libro per la propria figlioletta. Così è nato uno dei libri più famosi di tutta la letteratura: ma è importante ricordare che Carroll ha anche provveduto a illustrare il romanzo, regalando ai posteri immagini di Alice, del Cappellaio Matto e del Bianconiglio, che sono rimaste impresse nella mente di grandi e piccini, dando certamente una svolta alla loro vita, regalando loro quel pizzico di fantasia e di eterna fanciullezza da custodire per sempre nel proprio animo.
Come non ricordare poi la storia di Harper Lee, un'addetta alla biglietteria presso la British Overseas Airways Corporation: non amava il suo lavoro, perché il suo sogno era quello di diventare una scrittrice. Il giorno di Natale del 1956 arriva per lei la svolta, grazie a un regalo inaspettato quanto considerevole: i suoi amici, parte come lei del circolo del famoso sceneggiatore Truman Capote, le regalano dei soldi con un biglietto, in cui la invitano a prendersi una pausa dal lavoro per dedicarsi totalmente e senza distrazioni alla sua passione, la scrittura.
Harper Lee accetta con estremo entusiasmo e così inizia la sua nuova vita: comincia infatti a scrivere quello che sarà uno dei romanzi più commoventi del mondo della letteratura, Il buio oltre la siepe, dalle cui pagine emerge un messaggio di ferma condanna del razzismo e dei pregiudizi, indicando i bambini come il seme da cui far nascere la speranza per la nascita di una società accogliente e aperta al prossimo.

Di Anna Tauri

Scrivo per creare connessioni. Questo è ciò di cui parlano la mia vita e le mie parole.